Robin Hood | |
Lingua originale: Inglese Paese: USA/Regno Unito Anno: 2010 Durata: 148 min Genere: avventura Regia: Ridley Scott Soggetto: Brian Helgeland, Ethan Reiff, Cyrus Voris Sceneggiatura: Brian Helgeland Produttore: Russell Crowe, Brian Grazer, Ridley Scott Produttore esecutivo: Charles J.D. Schlissel, Ryan Kavanaugh, Jim Whitaker, Michael Costigan Casa di produzione: Imagine Entertainment, Scott Free Productions, Universal Pictures Interpreti e personaggi
Fotografia: John Mathieson |
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Trama travisata.
Re Riccardo ha portato tutti gli uomini abili di Gran Bretagna in una gita verso la Palestina e ritorno. Intanto in patria sono rimasti donne, bambini e invalidi che si divertono ad allevare le bestie e arare i campi Sulla via del ritorno pensa di andare a dar fastidio ai francesi e rimane ucciso. Mi sembra il minimo L’allegra brigata, che era lì a pagamento, cessa le ostilità e celermente ritornano in patria. Solo Robert Loxley e i fedelissimi del defunto hanno ancora un compito: riportare la corona al nuovo re, Giovanni. Ma ops.. un’imboscata e Loxley muore appena in tempo per farsi promettere a un arciere di passaggio, Robin Longstride, di consegnare la corona al posto suo e la sua spada al padre che lo attende a Nottingham. Io mi sono un po’ rotto della scena “Prometti! – Prometto… – Muoio” Dovrebbero abolirla dalle storie che si scrivano in futuro come è già riconosciuto come d’uopo scremare da un linguaggio quei costrutti ritenuti desueti e abovinevolmente cacofonici Comunque sia, in attesa di una revisione, Robin è tenuto ad esaudire le ultime volontà del morto: consegna la corona e poi la spada. Ma qualcosa va storto: il padre di Robert lo persuade ad impersonare il figlio morto e quindi diventare sposo di Marion. In cambio gli racconterà chi era suo padre. Robin, che non vede i lati negativi della proposta, accetta Rimanendo a Nottingham, Robin e compagni non possono che ficcanasare e fare propri i problemi dei loro nuovi compaesani. Conclusione in sintesi:
Fine
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Valutazione finale.
Come ci ha abituati, Ridley Scott ci propone un film bello per storia, interpretazione di tutti i personaggi e anche per gli scenari. Però non ha proprio il dono della sintesi. Il film è leggermente lungo relativamente a quelli che vengono prodotti al giorno d’oggi con sequenze più intense e scene che trasmettono più punti narrativi e lasciano allo spettatore tutto il lavoro di decodifica delle informazioni presentate sullo schermo. Non è detto che questo sia un difetto, dipende molto da cosa si attende lo spettatore |
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